23 anni di puro amore con Francesco (per chi non lo sapesse mio marito e io, non siamo vecchi siamo sulla quarantina 😀 ) così decidiamo di passare un weekend fuori non troppo lontano da casa e la scelta ricade su Narni, in Umbria.
Siamo partiti di sabato in tarda mattinata arrivando in albergo alle 13:30, abbiamo optato per l’economicità prenotando l’Hotel Narnia vicino alla stazione a Narni Scalo, l’albergo è carino a conduzione familiare, la nostra stanza aveva un bel bagno e un balconcino rapporto qualità prezzo direi ottimo!
Per pranzo ci siamo incamminati verso Narni centro e vicino alla Loggia dei Priori abbiamo mangiato due pezzi di pizza alla prima rosticceria che ci è capitata sotto mano (la fame è fame 😀 )
Molto carino l’ascensore a vetri che dal parcheggio sale verso il centro città e che permette di godere di un bellissimo panorama.
Per il pomeriggio avevamo programmato di andare a visitare Narni Sotterranea la visita è iniziata alle 15:00 ed è stata un’esperienza molto carina a cominciare la guida, Pamela, molto brava e coinvolgente mentre narrava la storia del ritrovamento del sito e dei luoghi che stavamo visitando: già qui direi che abbiamo iniziato bene!
I luoghi che si visitano non sono i sotterranei di Narni ma i locali sotterranei dell’antico Convento di Santa Maria Maggiore crollato durante i bombardamenti del 1945. Molto interessante la storia del ritrovamento di questi luoghi da parte di alcuni ragazzi interessati alla speleologia nel 1977, questi piccoli avventurieri comprarono delle corde e cominciarono a calarsi alla ricerca di grotte, dopo due anni di discese atterrarono su un orto di insalate di un vecchietto del luogo ritrovando in un pertugio una stanza dell’antico convento. (Il racconto di Pamela è stato molto più appassionante!)
La visita inizia con una cappella affrescata nel XIII e nel XV secolo qui venivano a pregare i monaci del convento.
Da questa cappella si passa alla seconda sala: una cisterna romana in cui si possono vedere gli antichi strumenti usati dai romani nella costruzione degli acquedotti come il groma (teodolite) e chorobates (livella) che mostrano che grandi ingegneri fossero pur non avendo i mezzi che abbiamo oggi. In questa sala abbiamo visto anche un filmato che mostra come i romani costruivano gli impianti idrici che portavano l’acqua alle varie città .
Dalla cisterna si passa ad un luogo un po’ più lugubre … il tribunale dell’inquisizione e la cella in cui venivano incarcerati gli accusati … strumenti di tortura e iscrizioni sul muro rendono bene l’idea di che periodo buio debba essere stato! Una cosa molto interessante nella cella sono delle iscrizioni fatte da uno dei detenuti: la Rosa Croce dei Templari, il sole e la luna ed elementi longobardi che rappresentano l’inizio e la fine.
La sala successiva è una sala funebre in cui ci sono i resti di due nobili, un uomo e una donna, il ceto sociale dei due è stato identificato grazie agli abiti che hanno indosso.
Continuando a camminare nei sotterranei si riesce in superficie nella Chiesa di San Domenico (Santa Maria Maggiore) le origini di questa chiesa non sono ben definite infatti la sua datazione va tra l’XI e il XII secolo, fu consacrata dal papa Eugenio III nel 1148, oggi è sconsacrata. Gli archeologi ancora lavorano sul pavimento sottostante alla chiesa in cui sono stati ritrovate 11 tombe nobiliari e un passaggio per raggiungere la chiesa che veniva usato dagli inquisitori domenicani. Molto bello da vedere è una porzione di pavimento in mosaico venuto alla luce durante gli scavi, altra curiosità di questa chiesa è la presenza di un affresco che copre un affresco più antico.
La visita nel complesso merita, peccato che non si possano scattare fotografie, ma su richiesta vengono inviate in email ai possessori del biglietto direttamente dall’associazione che gestisce le visite guidate, quindi se decidi di visitare questi luoghi evita di tirare fuori cellulare o fotocamera.
Dopo questa visita abbiamo deciso di girare un po’ a piedi le strade di questo antico borgo, siamo entrati nella chiesa di San Francesco costruita nella seconda metà del XIII secolo e luogo in cui San Francesco, appunto, decise di dimorare. Qui molto belli gli affreschi dei secoli XIV, XV e XVI e nella cappella Eroli di ispirazione giottiana.
Abbiamo camminato per un po’ fra vicoli e costruzioni antiche, il centro storico di Narni è veramente carino, quasi una bomboniera ottimo per un viaggio breve come il nostro.
Siamo rientrati in albergo verso le sei del pomeriggio, volevamo uscire per cena ma non ce l’abbiamo fatta così abbiamo deciso di cenare in albergo dove siamo rimasti piacevolmente sorpresi: cucina buona, piatti abbondanti e prezzo modico!
La mattina di domenica abbiamo lasciato l’albergo e ci siamo diretti verso la Rocca Albornoz, questa imponente costruzione venne edificata tra il 1360 e il 1378 quando Narni da libero comune divenne una città stato della chiesa e fu governata dal Cardinale Albornoz inviato da Innocenzo VI. Questa rocca aveva un doppio scopo da una parte di difesa dagli attacchi dei ghibellini e dall’altro evitare ribellioni grazie alla suggestione che incuteva nella popolazione.
La rocca è posizionata poco al di fuori delle mura di Narni in posizione dominante rispetto alla città e alle gole del Nera. L’intero edificio è stato restaurato e le varie ale riproducono quella che doveva essere l’allestimento in epoca medioevale: una sala dei banchetti, una sala con i vestiti dell’epoca, la sala del trono, una con le armi, un’altra con gli strumenti di tortura (e sì si ritorna sempre alla tortura … tempi bui!), una con gli strumenti musicali dell’epoca e un piccolo antro con allestito un bagno con una tinozza in legno per immergersi e vasi con erbe e prodotti usati per l’igiene personale. Penso di essermi scordata sicuramente qualcosa ma la rocca è grande e la mia memoria labile 😀 😀 😀
Tra la parte più bella per chi ama le ampie vedute è la passeggiata sui camminamenti di ronda sul tetto da cui si può godere della vista di tutta la vallata, mentre per gli amanti delle macchine da guerra nel giardino della rocca sono esposte una catapulta e un ariete.
La visita alla rocca mi è piaciuta molto il sito è ben tenuto e potermi catapultare in epoche lontane è una cosa che adoro, pensare che in quei luoghi siano passati cavalieri e inquisitori, dame e popolani, cuochi e scrivani … lo so sono un inguaribile amante della storia!!
Un’informazione importante se decidi di visitare Narni fra la fine di aprile e l’inizio di maggio c’è una festa che si svolge per tre weekend consecutivi: la Corsa dell’Anello. Questa è la festa principale di Narni e in quei giorni l’intera popolazione si riversa per le strade facendo rivivere la città medievale con sfilate in costume, processioni e festeggiamenti, per vedere la corsa dell’anello vera e propria invece dovrai venire in questi luoghi la seconda domenica di maggio.
Purtroppo qui finisce la nostra piccola gita in questa cittadina, due giorni ben spesi li consiglio a chiunque abbia poco tempo a disposizione e voglia visitare un luogo caratteristico e ricco di storia.
Vi saluto e vi lascio con questo pensiero uscito dalla bocca di Francesco mentre eravamo sul camminamento della Rocca: