Santorini è una delle isole più famose della Grecia e del Mediterraneo.
Era un’isola di forma rotonda, un territorio arido e roccioso di fronte ad un vulcano ma, nel corso del XV sec, una delle esplosioni vulcaniche più catastrofiche della storia la distrusse completamente facendo sprofondare gran parte dell’isola e creando quella che oggi è l’attuale conformazione: un arcipelago di isole intorno ad una laguna marina.
Questo evento ha fatto si che in molti la additassero come la mitica Atlantide. La grande baia a forma di mezzaluna che è rimasta integra, vede di fronte a se gruppi di piccole isole originate dalla lava durante le varie eruzioni. Gli archeologi che hanno studiato Santorini, hanno scoperto le tracce di una civiltà molto progredita che viveva sull’isola sin dal IV millennio a.C. e che è scomparsa con tutta probabilità in seguito all’esplosione del vulcano.
Santorini ha visto l’occupazione dei Minoici e dei Dori, per poi essere utilizzata dai Tolomei d’Egitto come importante porto strategico per controllare le rotte nel mare Egeo.
Capoluogo dell’isola è Firà, scalo portuale di riferimento e indiscussa mèta turistica, fondata alla fine del 1700 sul bordo della caldera sul lato occidentale dell’isola.
Tra le strade di Fira puoi perderti nella storia visitando i manufatti e le sculture contenuti nel Museo Archelogico e in quello Preistorico, che espone i resti provenienti dagli scavi di Akrotiri. L’antica città di Akrotiri, infatti, non è solo il più importante sito archeologico dell’isola ma, grazie al suo ottimo stato di conservazione e la ricchezza dei reperti che ha restituito, è anche il più importante insediamento preistorico trovato in tutto il Mediterraneo orientale, considerata la “Pompei preistorica” del Mar Egeo.
Santorini gode di un’antica tradizione culinaria: la cucina tipica è basata principalmente sui prodotti tipici dell’isola che, fertilizzati dal territorio vulcanico ed esposti alla brezza marina, acquistano sapori unici.
Nell’isola si producono anche ottime qualità di vini come il Nykteri, che rappresenta il tradizionale vino bianco di Santorini, e il Vinsanto, invecchiato per anni in botti di quercia dal sapore dolce e molto corposo, da non confondere con l’omonimo vino toscano.
Il nero caratteristico della sabbia vulcanica, il rosso delle falesie circostanti e le acque cristalline, sono i colori che anno dopo anno attirano moltissimi turisti in estate.
Il tramonto di Santorini è forse uno dei più famosi del mondo ed è godibile sia dal monte Profitis che dalle terrazze della cittadina di Firà.