Assolutamente da non perdere il Carnevale: quello che si festeggia a Santa Cruz de Tenerife infatti rivaleggia con quello di Rio de Janeiro. La Festa di San Sebastiano, invece, è un importante sagra tradizionale che si svolge a La Gomera in onore del Santo Patrono il 20 gennaio. A La Palma in febbraio si svolge la Festa del Mandorlo in Fiore, in occorrenza dello sbocciare su tutta l’isola dei fiori bianchi e rosa, e le strade si riempiono di mercatini, musica e danze tradizionali. C’è poi il Festival Internazionale degli Aquiloni di Corralejo, a Fuerteventura, che si svolge in novembre e vede decollare dalle dune della spiaggia una miriade di aquiloni colorati. A luglio sempre a Fuerteventura hanno luogo le gare di pesca d’altura e i campionati mondiali di windsurf e kiteboarding. Per chi ama la musica classica c’è l’imperdibile Festival di Musica delle Canarie che tra gennaio e febbraio prevede esibizioni e concerti nelle diverse isole, senza dimenticare l’Auditorium di Tenerife con il suo calendario pieno di note e danza.
Cosa mangiare
I turisti in viaggio alle Canarie avranno modo di gustare le specialità delle isole, che prevedono ricchi menù a base di pesce fresco preparato alla griglia, in casseruola o anche fritto. Le varietà di pesce disponibili sono dentici, tonni, sgombri e cernie ma a farla da padrone è il pesce pappagallo (la vieja) con la sua carne bianca, morbida e squisita.
L’alimento alla base dell’alimentazione degli isolani è il gofio, ottenuto macinando la farina di grano e mais. Il gofio si usa in molti modi, ad esempio sciolto nel latte, oppure per amalgamare il brodo di pesce, carne o verdure, ed anche nella preparazione di dolci. Per chi ama la carne ci sono il conejo en salmoreio (coniglio fritto marinato con aceto e spezie) e il rancho canario, un piatto tipico composto da maiale e pollo in casseruola assieme a verdure, spezie e pasta.
Il contorno più gettonato è la patata, che viene spesso servita con una salsa mojo. Le salse piccanti mojo sono fatte su una base comune fatta di aglio, olio, aceto, sale ed erbe aromatiche, alla quale poi si aggiungono pepe, cumino e peperoncino (mojo picòn), prezzemolo e coriandolo (mojo verde) o il peperoncino piccante (mojo rojo). Immancabile come frutto la banana, dalla quale viene anche distillato un liquore tipico. Per quanto riguarda i vini, sono assolutamente da provare quelli prodotti a Tenerife.
Dulcis in fundo, sappiate che i dolci canari sono buonissimi. Consigliatissimi la bienmesabe, crema di miele e mandorle, gli huevos mole, tuorli d’uovo sbattuti con sciroppo di cannella e zucchero o i quesadillas, piccoli panini al formaggio.
Cosa comprare
Per quanto riguarda gli acquisti, su tutte le isole sono presenti dei mercati ma il fulcro principale è Las Palmas de Gran Canaria, con i negozi che affollano il centro storico e le vie a traffico limitato che propongono i frutti della produzione artigianale isolana. E’ possibile acquistare molti prodotti realizzati a mano tra cui cesti, cofanetti, mobili in legno, sculture, ma anche oggetti per la casa quali tende, tovaglie, composizioni di fiori secchi e centrotavola ricamati. Senza dimenticare la possibilità di prendere dei gioielli di olivina levigata proveniente dal vulcano, degli scialli di lana o anche qualche bottiglia di Malvasia, un vino tipico che viene imbottigliato nell’arcipelago sin dal diciassettesimo secolo.
Essendo le Canarie una zona franca, è anche vantaggioso comprare prodotti detassati quali macchine fotografiche e cellulari, che si possono trovare nei grandi centri commerciali di Maspalomas, San Agustìn, Playa del Inglès e Meloneras.